Nightguide intervista Boreale

Nightguide intervista Boreale


Boreale, all'anagrafe Alessandro Morini, è un cantautore che nasce dal punk e approda a un pop sui generis: Meraviglia, la sua ultima creazione, è disponibile in streaming dal 26 Marzo. Registrato allo Studio Nero di Roma e prodotto da Marta Venturini, Meraviglia è il quinto singolo di Boreale, e unisce elettronica e pianoforte per un pezzo smaccatamente elegante. Meraviglia è una canzone scritta per necessità, quando di notte non riesci a dormire perchè qualcosa ti ronza in testa e preme per uscire, quando "capisci che una rivoluzione ha senso solo se la si fa insieme".





Domanda a cui immagino tu sia abituato, o per lo meno preparato: com'è per un musicista far uscire un nuovo singolo ai tempi del Coronavirus? Sembra di sparare al buio o è una sensazione tutta diversa?
Beh, diciamo che è una sensazione completamente diversa, stare fermi e bloccati in casa forse è interessante per una settimana, poi inizia a diventare un po' pesante per uno come me abituato a muoversi in continuazione, ad avere contatti col mondo esterno. Per quanto riguarda il singolo è più o meno la stessa cosa, all'inizio puoi monitorare tutto da casa, facendo interviste telefoniche o dirette: poi però senti la necessità di fare un'intervista in radio o un piccolo live per promuoverlo al meglio.


Restiamo sul tema: immagino che di tour non se ne possa parlare per un po', quindi come promuovi la tua musica in questo periodo?
Sì, tutti i live che avevo in programma sono stati annullati, chiaramente, e credo, emergenza permettendo, di recuperarli a ottobre. Al momento faccio dirette su Instagram e Facebook dove mi diverto a fare mini live o alcune interviste.


Ho letto che Boreale, il tuo nome d'arte, non si ispira all'aurora boreale. Mi resta l'emisfero, e un gioco di parole fra Ale e bore, che più o meno vuol dire Ale si annoia (ma non credo funzioni così). Mi spieghi come mai ti chiami così?
Dove l'hai letto? Denunciamo subito chi ha scritto questa cosa! (scherzo ovviamente).
Il nome si ispira all'aurora boreale, soprattutto ai colori dell'aurora appunto, poi mi piaceva come suonava anche il nome: guardavo in realtà un documentario sulle terre del Nord, Superquark nello specifico, uno dei miei programmi preferiti, e si parlava proprio dell'aurora boreale, da lì nasce l'idea.


In Meraviglia dici che “una rivoluzione ha senso solo se la si fa insieme”. Credi funzioni sempre così? E quanto è difficile fare una rivoluzione insieme ad altre persone? E quando parli di rivoluzione cosa intendi di preciso? (tre domande in una, un record).
Sì, ho sempre creduto che farla insieme abbia davvero più senso, non è una questione politica chiaramente, ma una questione che riguarda più l'unione di due o più persone, che con l'energia e la forza giusta possono davvero cambiare qualcosa. Quando parlo di rivoluzione parlo di rivoluzione interiore, non penso agli slogan politici, parlo di mettersi in discussione e credere in se stessi.


Domanda improbabile: è una mia impressione o, da questo pezzo, esce fuori che hai una bella testa dura? E io lo dico come un complimento: trovare la meraviglia anche quando niente va come dovrebbe andare non riesce a molti. Tu che ne pensi?
Beh credo sia indispensabile vederci del buono o comunque pensare positivo, guarda ad esempio il buco dell'ozono, a metà aprile potrebbe chiudersi, non è una buona notizia?


La copertina di Meraviglia è davvero tanta roba: è un misto fra la psichedelia anni '70, l'arte moderna degli anni '80 e i fumetti. Come è nata?
Lo so grazie, l'ho disegnata io! In realtà è nata in maniera spontanea, pensavamo alle meraviglie del Mondo e ci è venuto in mente il Cristo Redentore, ho pensato poi di aggiungere molti colori in questo momento un po' buio. Tra l'altro ci sono dei commenti, che mi fanno molto ridere, di alcune persone su Facebook o Instagram in cui scrivono “proteggici tutti Gesù e sconfiggi il virus!”.


Hai pubblicato già 5 singoli: c'è anche un disco in arrivo?
Sì, in realtà a Maggio ne arriverà anche un sesto. Il disco invece per settembre/ottobre, emergenza permettendo.


Domanda che odiano tutti, ma ti tocca: ci dici I tuoi tre dischi preferiti?
Sono pochi tre, però se proprio dovessi scegliere direi Ok Computer dei Radiohead, Dalla (disco di Lucio Dalla del 1980), Grace di Jeff Buckley e un quarto in realtà, ma ce ne sarebbero altri mille, Emozioni di Lucio Battisti.
 

boreale, interviste emergenti, interviste musica, meraviglia

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