Intervista a Simone Giusti, autore del romanzo Scacco matto al re bianco

Intervista a Simone Giusti, autore del romanzo Scacco matto al re bianco

Simone Giusti (Pisa, 1977) è un autore impegnato tra scrittura, cinema e teatro. Ha scritto e diretto videoclip, spot, serie web e cortometraggi. Tra i suoi numerosi racconti e romanzi di genere si ricordano: “Incubo”, “Guerre corporative”, “Il giardino di Boscofitto”, “Pisa connection”, Ragnarok”, “Portland. La città dei dannati” e “Scacco matto al re bianco”. Ideatore di un metodo di scrittura collettivo basato sull'intuizione, è docente in storytelling e cinema, e lavora con tutto ciò che riguarda la creazione della trama. È inoltre un esperto di giochi di ruolo.
 
 
«Di cosa parla il tuo ultimo romanzo Scacco matto al re bianco?».
“Scacco matto al re bianco” è la storia di un ricercatore farmaceutico che lavora in Africa nella compagnia fondata da suo padre. Un giorno si rende conto che il mondo così com'è non va bene e intraprende una lotta per cambiarlo, per renderlo un posto migliore. Quella lotta darà inizio a un effetto domino che travolgerà lui e la sua famiglia, e sgretolerà le sue più profonde convinzioni.
 
«Da cos'è nata l'idea alla base di Scacco matto al re bianco?».
Quando scrissi la prima versione, l'idea alla base del romanzo era la lotta, la sete di giustizia, la voglia di scardinare i meccanismi di qualcosa che non andava bene. Solo nell'ultima stesura ho scoperto che c'era di più. Ho scoperto che c'erano meccaniche più profonde e che l'idea, anche se all'inizio non la conoscevo, c'era sempre stata e stava là, nei meandri nascosti dell'essere umano. Alla fine l'idea che era venuta all'inizio non era altro che il modo per raccontare qualcosa che dovevo scoprire di me.
 
«Sei un autore di narrativa di genere, e prediligi spesso la dimensione breve del racconto. Quali sono i motivi di questa scelta stilistica?».
Ti stupirò dicendoti che il mio approccio con la narrativa è stato con le storie infinite, saghe fantastiche e storiche dalle proporzioni colossali. Il racconto mi stava stretto, strettissimo, non mi riusciva. Allora ho iniziato a lavoraci andando contro a ciò che apparentemente mi piaceva. E alla fine ho scoperto che nel tanto ci sta il poco e il poco è più diretto e preciso e spesso funziona di più. Allora ho perfezionato per anni la scrittura breve, la tecnica di narrazione concisa e ritmata, il condensare un'idea in una parola, l'essere il più diretto possibile per bypassare le barriere della mente e arrivare dritto al cuore. “Scacco matto al re bianco” sarebbe stato un romanzo lungo il doppio se l'editor non mi avesse spinto ancora, e ancora, a cercare la sintesi che sapeva (come se lo sentisse) essere lo stile che era in me. E alla fine ha avuto ragione. Nelle mie storie la brevità non è sinonimo di storia semplice o banale, la brevità è sinonimo di ritmo accelerato (molti accadimenti in poco tempo), per produrre uno stile capace di inchiodare alle pagine anche il più svogliato dei lettori. Non bisogna dire tutto ai lettori, bisogna lasciali liberi di immaginare.
 
«Ci parli della tua web serie Le cronache del castello?».
Fu un progetto commissionato dall'Associazione del Castello di Lari e dalla Regione Toscana. Nacque come idea per valorizzare il castello e nel frattempo raccontare storie del '500. Ammetto che la stesura della sceneggiatura non fu facile: dare le informazioni di un documentario dentro una storia che sapesse di film, il tutto in cinque episodi da tre minuti ciascuno, era complicata come idea. Ma alla fine, grazie a professionisti rapidi e magnifici e a una grande armonia di produzione, è venuto fuori questo progetto a basso budget che credo riesca a raccontare come un documentario e a intrigare, spero, come un film. È un'esperienza che, se capitasse, rifarei volentieri.
 
«Hai fondato un marchio indipendente, Exlex, con cui pubblichi una serie numerata di narrativa e di saggistica. Ci parli più nel dettaglio di questa tua esperienza editoriale?».
Exlex era ed è il marchio del “fuorilegge”, ma anche del “fuori dagli schemi”, dell'autore e delle storie che stanno al di là dei crismi e non si limitano nel dire e raccontare. Exlex è il marchio legato a Jimbo, il protagonista della mini saga da tre romanzi (per ora sono editi i primi due). Un anti-eroe, dove la parola “anti” andrebbe messa al quadrato, che ha il dono di essere così fuori dagli schemi da riuscire a cogliere verità che gli altri non riescono a vedere. La cosa fantastica è che, come Ant (il protagonista di “Scacco matto al re bianco”), anche Exlex e gli stimoli che lo hanno fatto nascere sono cambiati. La direzione in cui sta andando era inimmaginabile nel 2016 quando lo fondai: Exlex da fuori dagli schemi sta per diventare una nuova visione dello schema che c'è.
 
«Quali sono gli scrittori e le opere che hanno influenzato il tuo percorso di autore?».
Anzitutto Tolkien con “Il Signore degli anelli” e tutti i romanzi della Terra di Mezzo. Poi William Gibson col suo cyberpunk insieme a John Shirley. Infine un italiano, Niccolò Ammaniti con romanzi potentissimi come “Che la festa cominci” e “Ti prendo e ti porto via”. Ma il mio stile è molto cinematografico e allora devo metterci almeno uno scrittore di cinema che ha plasmato e guidato il mio immaginario. Sto parlando di John Carpenter.
 
«Quali saranno i tuoi prossimi progetti in ambito letterario e cinematografico?».
Al momento sto lavorando in trio (io e due fantastici attori) a uno spettacolo teatrale impossibile da scrivere da solo ma che in tre sta tirando fuori situazioni e storie davvero sensazionali. Al contempo sto terminando la stesura di un'altra storia breve ambientata in un mondo cyberpunk che sviluppo ormai dal 2005. È una storia a cui tengo molto e che nel corso degli anni ha avuto un processo evolutivo che l'ha portata a un finale del tutto diverso da quello pensato all'inizio, in pratica la stessa cosa capitata per “Scacco matto al re bianco”: la storia insegna all'autore. Per finire ho ripreso in mano lo sword & sorcery, grande passione di anni fa. Collaboro come autore di racconti per la rivista Sword & Sorcery Italia e sto lavorando alla revisione di due romanzi scritti anni fa che adesso sentono i tempi maturi per raggiungere lo stadio definitivo di scrittura e giungere a una buona pubblicazione, una che soddisfi il gusto dei lettori.
 
 
Titolo: Scacco matto al re bianco
Autore: Simone Giusti
Genere: Romanzo breve
Casa Editrice: Il seme bianco
Pagine: 80
Prezzo: 9.90€
Codice ISBN: 9788833610986
 
 
Contatti
https://simonegiusti.wixsite.com/scrittore
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https://simonegiusti.wixsite.com/scrittore/scaccomattoalrebianco
https://www.amazon.it/Scacco-matto-al-Re-bianco/dp/8833610985
 

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